Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
Blessent mon cœur
D'une langueur
Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure;
Et je m'en vais
Au vent mauvais
Qui m'emporte
De çà, de là,
Pareil à la
Feuille morte.
CANZONE D'AUTUNNO
I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.
di Paul Verlaine
BENVENUTI!
Benvenuti nel mio blog!
E' mio grande piacere, con questo spazio, mettere a disposizione di tutti ciò che più amo: POESIA, MUSICA, SPORT, MEDICINA, PSICOLOGIA, SAGGEZZA POPOLARE e tanto altro.
Cari saluti!
Chiara Inesia
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Cari saluti!
Chiara Inesia
sabato 14 giugno 2008
LA NOTTE ETTERNA - Emma Shapplin
Voi cui eternità
A posto in braccia
Mia vita
Voi che d’altro mondo
Sognate, d’a-altre fia-amme
Ma non so per ch’io sia
O mo-orta ripa
Del mio stato-infelice
L’stato-infelice!
Com’ ch’il cie-el non più vede
Ha’n te-enebre-il cor’
Come chi tanto guarda
La nott-etterna
Tramene…
Làggiù
Di che sai tu ?
Di smarrita, febbrila
Attesa
Dove…
Dove sei tu ?
Che’l preda, esule
T’attende…
Ma non so per ch’io sia
O mo-orta ripa
Del mio stato-infelice
L’stato-infelice
Com’ ch’il cie-el non più vede
Ha’n te-enebre-il cor’
Come chi tanto guarda
La nott-etterna
Tramene…
Com’ ch’il cie-el non più vede
Ha’n te-enebre-il cor’
Come chi tanto guarda
Tramene…
A posto in braccia
Mia vita
Voi che d’altro mondo
Sognate, d’a-altre fia-amme
Ma non so per ch’io sia
O mo-orta ripa
Del mio stato-infelice
L’stato-infelice!
Com’ ch’il cie-el non più vede
Ha’n te-enebre-il cor’
Come chi tanto guarda
La nott-etterna
Tramene…
Làggiù
Di che sai tu ?
Di smarrita, febbrila
Attesa
Dove…
Dove sei tu ?
Che’l preda, esule
T’attende…
Ma non so per ch’io sia
O mo-orta ripa
Del mio stato-infelice
L’stato-infelice
Com’ ch’il cie-el non più vede
Ha’n te-enebre-il cor’
Come chi tanto guarda
La nott-etterna
Tramene…
Com’ ch’il cie-el non più vede
Ha’n te-enebre-il cor’
Come chi tanto guarda
Tramene…
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