Un capomastro lavorava da molti anni alle dipendenze di una grossa società edile. Un giorno ricevette l'ordine di costruire una villa esemplare secondo un progetto a suo piacere.
Poteva costruirla nel posto che più gradiva e non badare alle spese.
I lavori cominciarono ben presto. Ma, approfittando di questa cieca fiducia, il capomastro pensò di usare materiali scadenti, di assumere operai poco competenti a stipendio più basso, e di intascare così la somma risparmiata.
Quando la villa fu terminata, durante una festicciola, il capomastro consegnò al Presidente della società la chiave d'entrata. Il Presidente gliela restituì sorridendo e disse, stringendogli la mano: "Questa villa è il nostro regalo per lei in segno di stima e di riconoscenza".
2 commenti:
Molto significativa questa storiella:il capomastro aveva tutta la fiducia del presidente ed in più il potere,aveva in mano una chiave che poteva produrre in lui un grosso cambiamento.Si,perchè secondo me,il potere è di immensa importanza,è come una rivoluzione.Qualcosa di addormentato diventa attivo e qualcosa di attivo si addormenta.Il potere non ha il potere di corrompere...Non è il potere che corrompe,la corruzione è già dentro di noi.Il potere ci dà la possibilità di mostrare la nostra vera faccia,non è nostro nemico,funge da specchio.Che ne dici?Ciao Mirò
Sono assolutamente d'accordo con te!
Il potere è uno strumento ....dipende da noi usarlo bene o male!!!
Ciao!
Chiara Inesia
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