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Chiara Inesia


giovedì 22 maggio 2008

INTERNET DIPENDENZA

Cliccate sul titolo per andare ad un interessantissimo articolo su questo tema, altrimenti leggete quanto segue tratto da un'altra fonte.


La dipendenza da Internet o Internet dipendenza, meglio conosciuta nella letteratura psichiatrica con il nome originale inglese di Internet addiction disorder (IAD), è un disturbo ossessivo-compulsivo.

Il termine è stato coniato da Ivan Goldberg, M.D., nel 1997. È comparabile al Gioco d'azzardo patologico come diagnosticato dal DSM-IV. Il dott. Goldberg, assieme a Kimberly Young, Psy.D. stanno attualmente facendo opera di pressione perché la dipendenza da Internet venga inclusa nel DSM-V, la successiva edizione del DSM. Questo aprirebbe le porte al rimborso delle consulenze per questo tipo di disturbo da parte delle compagnie di assicurazione statunitensi. Molti critici affermano al contrario che la dipendenza da Internet non può essere considerata una vera e propria malattia e che non è classificata tra i disturbi mentali nel DSM-V.

Tipi di dipendenza
La dipendenza da Internet o Internet addiction è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un'ampia varietà di comportamenti e problemi di controllo degli impulsi. Inoltre la dipendenza da internet e la dipendenza dal computer sono ormai inscindibilmente legate e a volte si usa il termine di dipendenza online per indicare il fenomeno nel suo complesso.

Secondo Kimberly Young, che ha fondato il Center for Online Addiction statunitense, sono stati infatti riconosciuti 5 tipi specifici di dipendenza online:

1. Dipendenza cibersessuale (o dal sesso virtuale): gli individui che ne soffrono sono di solito dediti allo scaricamento, all'utilizzo e al commercio di materiale pornografico online, o sono coinvolti in chat-room per soli adulti (vedi la più generale dipendenza sessuale).

2. Dipendenza ciber-relazionale (o dalle relazioni virtuali): gli individui che ne sono affetti diventano troppo coinvolti in relazioni online o possono intraprendere un adulterio virtuale. Gli amici online diventano rapidamente più importanti per l'individuo, spesso a scapito dei rapporti nella realtà con la famiglia e gli amici. In molti casi questo conduce all'instabilità coniugale o della famiglia.

3. Net Gaming: la dipendenza dai giochi in rete comprende una vasta categoria di comportamenti, compreso il gioco d'azzardo patologico, i videogame, lo shopping compulsivo e il commercio online compulsivo. In particolare, gli individui utilizzeranno i casinò virtuali, i giochi interattivi, i siti delle case d'asta o le scommesse su Internet, soltanto per perdere importi eccessivi di denaro, arrivando perfino ad interrompere altri doveri relativi all'impiego o rapporti significativi.

4. Sovraccarico cognitivo: la ricchezza dei dati disponibili sul World Wide Web ha creato un nuovo tipo di comportamento compulsivo per quanto riguarda la navigazione e l'utilizzo dei database sul Web. Gli individui trascorreranno sempre maggiori quantità di tempo nella ricerca e nell'organizzazione di dati dal Web. A questo comportamento sono tipicamente associate le tendenze compulsive-ossessive ed una riduzione del rendimento lavorativo.

5. Gioco al computer: negli anni '80 giochi quali il Solitario e il campo minato furono programmati nei calcolatori ed i ricercatori scoprirono che il gioco ossessivo sul computer era diventato un problema nelle strutture organizzate, dato che gli impiegati trascorrevano la maggior parte del giorno a giocare piuttosto che a lavorare. Questi giochi non sono interattivi né giocati in rete.

Come ha affermato la dott. Young in un'intervista: Le relazioni virtuali differiscono dalle relazioni della vita reale: l'anonimato, la rimozione delle barriere geografiche, il miscuglio culturale sono le differenze più importanti che sono state notate.

Possiamo individuare 4 categorie di elementi che contribuiscono all’insorgere di psicopatologie legate all’uso di Internet:

1. le psicopatologie preesistenti. In più del 50% dei casi la IAD può essere indotta da alcuni tipi di disturbi psichici preesistenti. I fattori di rischio includono una storia di dipendenza multipla, condizioni psicopatologiche come depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare, compulsione sessuale, gioco d'azzardo patologico, o fattori situazionali, come sindrome da burnout, contrasto coniugale o abuso infantile.
2. le condotte a rischio (“eccessivo consumo”, riduzione delle esperienze di vita e di relazione “reali”,ecc);
3. eventi di vita sfavorevoli (problemi lavorativi, familiari, ecc: “internet come valvola di sfogo”);
4. le potenzialità psicopatologiche proprie della rete (anonimato e sentimenti di onnipotenza che possono degenerare in: pedofilia, sesso virtuale, creazione di false identità, gioco d’azzardo, ecc).

Nel 2004 l'Esercito finlandese ha rivelato che permette ad alcuni coscritti di posporre per tre anni lo svolgimento del servizio militare a causa della loro dipendenza dai giochi per computer e da Internet.

Rischi correlati alle fasi di approccio a internet
Le ricerche effettuate (Lavenia G. & Marcucci M. 2006) hanno evidenziato due fasi di sviluppo comuni a tutti gli utenti telematici. Ogni fase dello sviluppo telematico (il percorso evolutivo che il neofita di internet segue per inserirsi in questa nuova realtà) comporta specifici rischi.

Fase di osservazione e ricerca
Nella prima fase il soggetto scopre e utilizza giornali, riviste e informazioni on line, casinò virtuali, trading online, negozi virtuali, siti pornografici.

Rischi:
Sovraccarico cognitivo
Gioco d'azzardo patologico online
Trading patologico online
Shopping compulsivo online
Porno dipendenza

I rischi maggiormente correlati a questa fase sono di tipo compulsivo. Il soggetto che inizia a navigare nella rete scopre le sue infinite offerte e inizia ad attivarsi nelle modalità che gli sono più congeniali. Alcune sono a maggior rischio di divenire vere e proprie compulsioni: lo shopping, il giocare in borsa, il gioco d’azzardo, la visione di materiale pornografico. Non sono attività che si trovano solo su internet, con i rischi connessi, ma in rete sono facilitate dall’anonimato e dalla semplicità con cui è possibile praticarle in qualunque momento senza dover uscire di casa ed esporsi al giudizio altrui. In questo caso Internet non pone alcun limite all'impulso, che può facilmente tramutarsi in compulsione quando sfugge al controllo del soggetto e diviene il centro della sua esistenza.

Fase relazionale-comunicativa
Nella seconda fase il soggetto scopre e utilizza chat, MUD e altri giochi di ruolo online

Rischi:
Incontri al buio pericolosi
isolamento sociale e dipendenza
dipendenza da sesso virtuale (CyberSex Addiction(s))
Perdita dei contatti reali
Sentimenti di onnipotenza.

In questa seconda fase si manifestano le cosiddette net-dipendenze, per le quali le persone maggiormente a rischio sono quelle con difficoltà comunicative-relazionali. In questi casi la dipendenza costituisce un comportamento di evitamento attraverso cui il soggetto si rifugia nella rete per sfuggire alle sue problematiche esistenziali.

Terapie
Le terapie ritenute più efficaci per curare la Internet dipendenza sono sostanzialmente le stesse impiegate per gli altri tipi di dipendenza: tra esse la terapia cognitivo comportamentale, il tradizionale gruppo di supporto "dei 12 passi" e la terapia coniugale o familiare, a seconda dei casi.

Negli Stati Uniti viene utilizzata anche la psicoterapia online, o per meglio dire il Counseling online. Tale pratica tuttavia è attualmente vietata in Italia agli psicologi, per disposizione dell'Ordine Professionale degli Psicologi, in attesa di una regolamentazione normativa.

Bibliografia
G. Lavenia, "Introduzione alle nuove dipendenze on line" in M.Marcucci e M. Boscaro, Manuale di Psicologia delle Dipendenze Patologiche, L'Asterisco, Urbino 2004

da http://it.wikipedia.org/

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