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Chiara Inesia


giovedì 13 marzo 2008

IL PIPISTRELLO

Il pipistrello è il simbolo della rinascita. Da un lato abita anfratti oscuri che ricordano il buio della tomba, dall'altro riposa a testa in giù nella posizione che ha un bimbo nel ventre materno poco prima della nascita.
Le venerazione del pipistrello è originaria del Centro America, dove aveva un ruolo rilevante nelle culture degli Aztechi, dei Toltechi e dei Maya.
In primo luogo raffigura la morte simbolica che lo sciamano deve sperimentare durante il rito d'iniziazione.
L'idea di base è che l'iniziando deve affrontare e vincere le proprie paure, quindi deve incontrare il vero se stesso, per potersi liberare dal proprio vecchio ego e poter rinascere come uomo nuovo, libero da ogni blocco e da ogni paura.
Rituali di questo tipo sono presenti presso tutte le popolazioni indigene della terra.
In genere l'aspirante sciamano viene sottoposto a prove durissime di ogni genere, che lo portano ai suoi limiti sia psichicamente che fisicamente. Per esempio è prevista in molti casi anche la sepoltura sotto terra dell'iniziando per una intera notte.
Quando vi appare in sogno un pipistrello, questo è un segno che indica la necessità di staccarvi da una parte di voi stessi, da una vostra particolare attitudine, oppure da una situazione di vita non più soddisfacente. In altre parole, è importante morire una morte simbolica per poter progredire ulteriormente.

2 commenti:

Marco ha detto...

Ho inserito "pipistrello simbolo" nel motore di ricerca www.ecosia.org e trovato questo tuo post al primo posto della lista! Il riferimento alla "rinascita" mi ha subito affascinato: mi sembrava la chiave giusta per interpretare una situazione verificatasi stamattina in casa mia.
Erano le 6:30 circa, fuori faceva ancora buio, dovevo sbrigarmi per andare a prendere il treno quando ho sentito mia figlia chiamarmi dalla mansarda; sono andato su di corsa ed ho trovato ... un pipistrello che volava ondeggiando fra il pianerottolo e le due camere che vi si affacciano. Volava elegantemente, veloce, ma si capiva anche che non gradiva trovarsi lì.
Non sappiamo da dove sia entrato, le finestre in mansarda erano tutte chiuse! La prima cosa che ho fatto è stato proprio aprirle, sperando che uscisse, ma lui continuava a volare da camera a camera, avanti e indietro; dopo due minuti l'ho perso di vista. Speravo fosse uscito e invece poco dopo è riapparso in camera di mia figlia. Ho subito chiuso la porta per poterlo tenere meglio d'occhio e mentre lui continuava a fare giri su giri col suo volo oneggiante io con un asciugamano cercavo di costringerlo a deviare sperando che imboccasse l'apertura della finestra. Niente da fare, con eleganti acrobazie riusciva sempre ad evitare l'ostacolo e a riprendere la sua traiettoria circolare. Dopo molti giri ha fatto una sosta sul pavimento, sembrava stanco, mi sono avvicinato per raccoglierlo nell'asciugamano ma è ripartito; stessa scena dopo uno o due minuti. Alla terza pausa, evidentemente ormai esausto, ho potuto vederlo fermo per un attimo mentre mi avvicinavo - il corpicino era piccolissimo, rispetto alle ali - e poi con mossa rapida sono riuscito a coprirlo con l'asciugamano, a raccoglierlo e a liberarlo fuori dalla finestra. E' volato via subito, l'ho visto una frazione di secondo e poi è scomparso nel buio ormai attenuato dell'alba.
Mi sono chiesto: perchè è venuto a trovarci? Grazie della risposta che ho trovato nel tuo blog stasera: sarebbe bello!

Chiara Inesia Sampaolesi ha detto...

Bene!!! In bocca al lupo allora!!!!!
Ciao!

Chiara Inesia