di Lidia Fassio
La filosofia Umanistica
La filosofia Umanistica
Da dove origina il “pensiero umanistico”
Tutto ciò che oggi noi individuiamo come valori e convinzioni e ciò che noi siamo ovviamente non arriva dal nulla e non si è creato nel nulla, ma trova fondamento nei miti e nelle idee originarie che hanno modellato giorno dopo giorno il pensiero occidentale conducendoci per mano attraverso i secoli fino a sviluppare la moderna filosofia umanistica.
Uno dei cardini della filosofia umanistica sta nel concetto che l’universo è un TUTTO e, pertanto, non è diviso e separato come la scienza ci ha lasciato intendere per tanto tempo ma è una sorta di “grande pensiero” in cui tutto è in relazione per cui, le informazioni e gli scambi sono la base il “legame, il collante” che tiene insieme questo tutto.
Partendo da questo presupposto va da sé che ogni singolo problema anche se riguarda una singola parte ricade inevitabilmente sulla globalità del sistema e, proprio per questo, c’è bisogno che tutti indistintamente facciano la loro parte ed acquisiscano una reale coscienza in modo da poter trovare un equilibrio che origini da una consapevolezza di una unità interiore, unico presupposto per giungere alla costruzione di uno stato di unità anche all’esterno.
Le crisi, i conflitti, le logiche separatiste e materialistiche sono la causa della grande frammentazione a cui siamo giunti: l’uomo è attanagliato da un senso di malessere generale e sente che si allontana sempre più da sé stesso e, questa perdita di “centralità ” si ribalta e si spalma sull’intera umanità dove regnano le stesse divisioni che operano all’interno della psiche individuale.
La visione unitaria diventa pertanto l’unica strada possibile quella che da sempre tutte le religioni hanno predicato e da cui l’uomo moderno si è fortemente dissociato.
Oggi sappiamo bene che non vi è divisione tra spirito e materia, non vi è separazione tra il Cielo e la Terra così come non c’è dentro l’uomo e tra gli uomini; questa visione sembra essere l’unica vera chiave di interpretazione per portare avanti un reale processo evolutivo che possa coinvolgere l’intero pianeta e possa portare allo sviluppo di modalità di relazione vere basate su logiche di unione anziché di contrapposizione.
La filosofia umanistica si pone dunque come una via di “conoscenza” “unitaria”; qualcosa che può finalmente mettere insieme tradizioni antiche e moderne perché parte dall’accettazione di alcuni parametri comuni che, finalmente oggi sono stati accettati anche da una parte della scienza, quella della fisica quantistica.
La conoscenza unitaria trae fondamento dalle discipline spirituali che solo per un breve periodo, sono sembrate soppiantate dalla logica meccanicista basata sulla frammentazione , ma che oggi, come era logico, stanno riprendendo vigore proprio grazie alla ricerca che l’uomo sta facendo per uscire dal senso di spersonalizzazione che avverte per perduto contatto con il centro esterno, e, di conseguenza, con se stesso.
Dalla filosofia umanistica ha preso corpo e vita la psicologia umanistica; Abraham Maslow si era reso conto che tutta la branca sperimentale della psicologia non rendeva giustizia all’uomo che, a suo modo di vedere, è mosso da motivazioni profonde che tendono all’autorealizzazione del suo potenziale interno. Questa branca della psicologia parte dal presupposto che sia difficile inserire l’uomo e lo studio della personalità dentro a formule rigide poiché esso ha un’anima, una totalità ed è quindi un’unità conoscitiva soggetta a continue trasformazioni che vanno costantemente verso una interezza che, tuttavia, non è mai definitiva.
Per questo bisogna accostarsi allo studio e alla comprensione dell’uomo con estrema umiltà.
Dal pensiero umanistico all’astrologia umanistica
L’astrologia umanistica prendespunto, anzi affonda le sue radici in questo tipo di filosofia psicologica e pertanto volge il suo sguardo preferenzialmente a quelle persone che sono interessate all’aspetto di conoscenza personale che vedono in questo strumento una possibilità di crescita e di sviluppo, ponendosi in una situazione di protagonisti attivi della loro vita mossi soltanto dal bisogno di diventare “individui” comprendendo i modelli energetici sottostanti che ispirano e promuovono il “divenire costante” e che sono ben evidenziati nel tema natale personale.
Vista in questa luce l’astrologia umanistica si affianca alle varie discipline di autoconoscenza e perde completamente il contatto con la mantica di un tempo; non si interessa infatti del destino di una persona ma del progetto individuale che prende forma a partire dall’infanzia per dis-velarsi pian piano al soggetto che può così porsi come artefice della propria vita accedendo alla dimensione della scelta cosciente in grado di avvalersi di libero arbitrio.
L’astrologia umanistica perde così il ruolo che nell’immaginario collettivo la voleva legata alla divinazione ma la restituisce a pieno titolo al suo antico e sacro ruolo di “scienza iniziatica ed esoterica” che la voleva molto più semplicemente ma anche più nobilmente, strumento che si avvale del simbolismo e dell’analogia per comprendere il legame tra il macrocosmo e il
microcosmo.
La visione umanistica restituisce dignità a questa materia che negli ultimi duecento anni sembra essere stata svuotata dei suoi contenuti più elevati e lo fa riprendendo quel lato che ha un approccio con l’Assoluto perché si pone al di là delle categorie ordinatrici della nostra mente interpretando con la funzione analogico simbolica quei simboli che ci danno la possibilità di cogliere una realtà che trascende la dimensione ordinaria dell’esistenza.
L’astrologia umanistica ci parla di un “progetto racchiuso” che si organizzerà in maniera tale da potersi rivelare e dischiudere nell’ambito della vita di una persona.
Il tema natale diviene uno strumento straordinario nelle mani di una persona che sa interpretare bene i simboli poiché, anziché dirci “cosa” siamo, ci dice quali potenziali abbiamo per dirigere le nostre energie e come possono essere utilizzati al meglio per portare a termine il nostro progetto evolutivo in maniera cosciente.
L’astrologia offre ai suoi interpreti un quadro estremamente preciso ed esauriente di come si sono organizzate all’interno della persona le varie potenzialità e funzioni ; mette in risalto i blocchi e le difficoltà con cui il soggetto si confronterà per via dei conflitti e delle cristallizzazioni ma, indica anche con estrema forza le strade da intraprendere per giungere alla loro soluzione, proprio utilizzando le energie presenti. L’astrologia rivela altresì le caratteristiche di base, i modelli che hanno dato vita e forma a determinate caratteristiche e mette in evidenza facoltà e talenti da sviluppare per portare il soggetto all’autorealizzazione.
Solo avvicinandosi a questa materia si può comprendere perché sia la disciplina più antica dell’uomo; una forma di psicologia già esistente, conosciuta e studiata nell’antichità presso quelle civiltà che avevano un contatto molto più profondo con il Mistero e con l’Assoluto e si comprende perché, nonostante i tanti detrattori e nonostante l’imperante filosofia meccanicistica, continui a suscitare un enorme fascino sulle persone, fascino che nasce dalla sua enorme efficacia nell’indagare l’anima dell’uomo che in essa si riconosce e percepisce i suoi potenziali.
I Pionieri dell'Astrologia umanistica
Possiamo considerare grande fondatore dell’Astrologia umanistica Dane Rudhyar che fin dagli anni 30 ha scritto di astrologia collegandola con psicologia del profondo.
Dane Rudhyar è stato anche il primo a pensare alla “Astrologia centrata sulla persona” nel senso reale della filosofia umanistica ovvero come disciplina volta a promuovere lo sviluppo, l’ elevazione e la realizzazione delle potenzialità insite in ogni essere umano.
In pratica, per Rudhyar … “ l’Astrologia umanistica è quella che assiste gli individui nella soluzione dei loro problemi personali ed interpersonali e specialmente nella realizzazione più piena delle loro potenzialità natali”.
Il suo primo lavoro risale, infatti, agli anni 34-35 e resta una pietra miliare nel panorama dei testi che ogni astrologo deve aver letto e studiare approfonditamente; si intitola L’astrologia della personalità.
Sulla scia di Dane Rudhyar troviamo Stephen Arroyo altro astrologo eclettico che si è impegnato nel portare avanti la scuola “umanistica”. A lui dobbiamo scritti memorabili quali “Astrologia, karma e trasformazione” scritto negli anni settanta in cui egli afferma che “l’astrologia funziona con livelli di coscienza e dimensioni di esperienza che vanno ben oltre la capacità di comprensione della mente logica condizionata dalla terra” ; in questo testo egli sostiene che per comprendere l’astrologia bisogna sviluppare la mente intuitiva, quella che lui definisce “occhio dell’anima” .
Un altro allievo di Dane Rudhyar è Alexander Ruperti che, oltre a continuare la scuola umanistica, è stato anche il primo a collegare in maniera inequivocabile le nuove scoperte della fisica quantistica e di Einstein sull’universo in relazione e sulla dimensione “temporale”. I suoi studi sono basati sulla “ciclicità” legata ai ritmi planetari. Il suo libro più famoso “ I cicli del divenire”.
Tra i grandi che hanno contribuito a sviluppare e divulgare l’astrologia umanistica non possiamo non ricordare Donna Cunningham personaggio molto particolare nel panorama astrologico che ha portato avanti un particolare tipo di astrologia umanistica che possiamo chiamare “di guarigione”, nel senso difficoltà delle persone semplicemente usando come base per la comprensione e la guarigione il tema natale personale. Tra i suoi testi più importanti ricordiamo qui: “ Astrology and Spiritual Development” . In Italia pressoché sconosciuta in quanto nessun suo testo è mai stato tradotto.
L’Astrologia umanistica continua il suo percorso evolutivo e raggiunge vette altissime con la fondazione della F.A.S. - la Facoltà di Studi Astrologi di Londra nel 1948 da John M. Addey in anni in cui in Italia l’astrologia vedeva forse i suoi momenti più bui.
La FAS ha laureato più di 10.000 studenti di tutto il mondo: tra i nomi più prestigiosi elenchiamo:
Liz Greene astrologa e psicologa Junghiana, fondatrice della C.P.A. ovvero Centre for Psychological Astrology un vero e proprio percorso di studi astrologici con percorso psicologico personale. Ovviamente Liz Greene è conosciutissima anche da noi, oltre che nel mondo intero : recentemente conduce anche un Master Class di Astrologia nella celebre Università di Bath.
Da noi tutto ciò sembra fantascienza, eppure la questa materia così bistrattata da noi, è invece Facoltà Universitaria nella democraticissima Inghilterra. Tra i suoi fondamentali contributi ricordiamo i testi dei seminari tenuti con Howard Sasportas , tra cui “ The Luminars – The Inner Planets “, ricordiamo i suoi testi “Saturno”, “Astrologia e Destino”, “Astrologia e amore”, e molti altri.
Howard Sasportas è morto da alcuni anni. Ricordiamo di lui, i grandi seminari tenuti con Liz Greene e il celebre libro sui transiti – unico tradotto in Italia – intitolato “ Gli Dei del cambiamento”.
Melanie Reinhart , insegnante presso la C.P.A. anch’essa conosciuta da noi dopo la traduzione del suo libro intitolato “Saturno, Chirone e i Centauri”.
Robert Hand, anch’esso conosciutissimo per i suoi testi : “ I transiti” e “L’Astrologia della coppia”.
da www.eridanoschool.it
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