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.
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Chiara Inesia


giovedì 23 ottobre 2008

sabato 18 ottobre 2008

A SILVIA


Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?

Sonavan le quiete
stanze, e le vie d’intorno,
al tuo perpetuo canto,
allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno.

Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi?

Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
da chiuso morbo combattuta e vinta,
perivi, o tenerella. E non vedevi
il fior degli anni tuoi;
non ti molceva il core
la dolce lode or delle negre chiome,
or degli sguardi innamorati e schivi;
né teco le compagne ai dì festivi
ragionavan d’amore.

Anche perìa fra poco
la speranza mia dolce: agli anni miei
anche negaro i fati
la giovinezza. Ahi come,
come passata sei,
cara compagna dell’età mia nova,
mia lacrimata speme!
Questo è il mondo? questi
i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi,
onde cotanto ragionammo insieme?
questa la sorte delle umane genti?
All’apparir del vero
tu, misera, cadesti: e con la mano
la fredda morte ed una tomba ignuda
mostravi di lontano.


di Giacomo Leopardi


giovedì 16 ottobre 2008

MESCHINA - MODA'

Cambio d'umore solo se
se aggiungi veleno alle tue lacrime
sei stata così perfida che
che soffocherei tutti i respiri che fai...

Ti voglio restituire solo un po' del mio dolore

Voglio vederti strisciare e concederti a me

Devi dirmi voglio solo te, voglio solo te
Devi dirmi hai ragione te, hai ragione te
Devi dirmi scusami e feriscimi e implorarmi di non ucciderti

Dimmi se lui e' meglio di me lui e' meglio di me
e convincimi che tu pensavi a me, tu pensavi a me
mentre urlavi, godevi, piangevi e speravi di tradire lui con me

Son stato sempre attento a non farti mancare mai niente
di quello che chiedevi che sognavi e ricevevi ogni volta che poi lo chiedevi
Son stato in silenzio quando uscivi vestita da sera
io stanco dicevo "vai pure" e facevo a due mani da solo l'amore

Ti voglio restituire solo un po' del mio dolore
voglio vederti strisciare concederti a me

Devi dirmi voglio solo te, voglio solo te
Devi dirmi hai ragione te, hai ragione te
Devi dirmi scusami e feriscimi e implorarmi di non ucciderti

Dimmi se lui e' meglio di me, lui e' meglio di me
e convincimi che tu pensavi a me, tu pensavi a me
mentre urlavi, godevi, piangevi e speravi di tradire lui con me

Meschina ora basta voglio farla finita per tutte una volta
ma prima inginocchiati, saziati e concediti ancora per l'ultima volta
accontentami, guardami, piangi, prega e chiedi SCUSAAAAAAAAA

Devi dirmi voglio solo te, voglio solo te
Devi dirmi hai ragione te, hai ragione te
Devi dirmi scusami e feriscimi e implorarmi di non ucciderti

Dimmi se lui e' meglio di me lui e' meglio di me
e convincimi che tu pensavi a me tu pensavi a me
mentre urlavi, godevi, piangevi e speravi di tradire lui con me...
di tradire lui con me... di tradire lui con me...



BUONA NOTTE AMORE… (STASERA CHE TU NON CI SEI)


Vorrei abbracciarti dolce amore
in questa notte
ch’accarezza il tempo
soave come un respiro
che dalle tue labbra
s’intaglia tra le mie.

Vorrei sentire la tua testa
poggiarsi sul mio petto
e respirare il profumo
effervescente della tua anima

Vorrei stringere le tue mani
poggiarle sul mio cuore
e senz’alcun timore
sussurrarti t’amo
mentre delicato
t’abbraccio
ti stringo
ti desidero

Vorrei sfiorare i tuoi fianchi
con le mani, con le labbra
con il respiro.

Vorrei sentire il calore
della tua pelle
sulla mia,
agognando una tua carezza

Vorrei spogliarti delle vesti
per poter mirare
la femminilità che t’avvolge.

Ed ancora, ancora
vorrei, non sai quanto vorrei
fare l’amore
in questa notte
che diabolica
ammanta ogni mio pensiero

Vorrei averti qui,
ora,
scoprire il tuo seno
e vivere della tua vita.

Vorrei,
ma questa notte non sei qui
non mi resta che abbracciare
questo cuscino
sperando venga presto domani.

Buona notte mio dolce amore.


di Guido Passini