di Lidia Fassio
L'Astrologia è una materia complessa che presuppone la conoscenza di un vero e proprio linguaggio: quello dei simboli.
Infatti, l’astrologia, riunisce in sè il simbolismo planetario con quello psicologico ed introduce pian piano alla lettura del tema natale, vera e propria mappa della psiche di una persona che permette di comprendere le potenzialità, il vissuto in termini soggettivi (e non oggettivi), le aspettative, le forze che sono in gioco e il progetto vitale; è un vero e proprio strumento di lavoro che può accompagnare a capire piu' in profondità se' stessi mettendo in evidenza le difficoltà che si possono incontrare nel viaggio verso la scoperta di sé e le potenzialità che invece possono accompagnare il proprio cammino nonché la comprensione dei punti difficili.
Fin dai tempi del Dr. Jekyll e Mr. Hyde l'uomo ha percepito di avere svariate sfaccettature all'interno della sua personalità: la psiche sembra essere un grande diamante che riflette luci diverse in grado anche di lasciare del tutto sconcertato l'ignaro soggetto che si vede mosso ed agito da forze interiori che appaiono incontrastabili.
Il grande Stevenson anticipò con il suo bellissimo romanzo quello che la psicanalisi avrebbe poi reso palese attraverso i due capostipiti Freud e Jung.
Stevenson ipotizzò nel suo romanzo due personalità indipendenti in lotta all'interno di un individuo ed in grado di lacerarlo profondamente.
Più avanti nel tempo, Roberto Assagioli - fondatore della psicosintesi - ipotizzò che possiamo ritrovare molte " sub personalità" all'interno di un individuo anche se spesso le stesse non sono integrate in quello che comunemente chiamiamo il senso dell’IO.
Gli esseri umani non nascono con un senso di identità già formato; i bambini lavorano a lungo per crearlo e così, nel lungo percorso educativo, molte cose di se' sono illuminate e quindi integrate nella coscienza e nell'IO, altre sono modificate o de-formate ed altre ancora, purtroppo, sono rimosse e cadono nel gran calderone dell'inconscio dove non perdono di forza, ma cominciano ad esercitare un potere sottile e conturbante al di fuori della coscienza, creando interferenze nelle direzioni che l'IO vorrebbe dare alla vita.
Tuttavia, proprio la psicologia del profondo ci insegna che noi abbiamo un Sé interiore che ha un grande potere unificante e che conosce perfettamente il nostro progetto per cui sa esattamente che cosa dobbiamo diventare e si incaricherà per così dire di attirare nella vita del soggetto quelle esperienze che possono portarlo sulla strada della conoscenza della sua "vera identità.
Il nostro SE’ tuttavia, per un lungo periodo, è una parte che sembra celata all'interno poiché sfugge alla coscienza che non la riconosce ed anzi, si comporta prima come se non esistesse e, in seguito, come se fosse una parte antagonista; ciononostante sarà proprio da questa parte che possiamo chiamare "centro - cuore" che scaturiranno quegli stimoli diretti ad orientare l'uomo verso il conoscere e il conoscersi di più.
Gli stimoli possono essere estremamente intensi, suggestivi ed affascinanti, ma possono essere anche inquietanti e creare molte contraddizioni: in tutti i casi avranno sempre un unico scopo che è quello di spingerci a guardarci dentro, a cercare di comprendere da dove scaturisce quel materiale che sembra rivelare una vastità che contrasta fortemente con il senso di limite e di definizione dell'IO.
Questa fase è quella in cui noi sembriamo invertire la tendenza iniziale che spingeva verso il mondo esterno; infatti, avviene una sorta di richiamo che ci affascina e ci spinge a percorrere le strade suggerite dalle immagini interne che emergono attraverso i sogni e attraverso forti conflitti che non possono essere ignorati.
Questi momenti sono quelli in cui simbolicamente noi ci mettiamo in viaggio - è il viaggio dell'Eroe - che si mette in moto per cercare la sua strada che consiste nel cercare l'altra parte di sé, quella che da segni di esistere ma che non è ancora manifesta; il viaggio ha anche lo scopo di comprendere e di carpire il senso della vita e del progetto del SE' ; il viaggio non è facile in se' - comporta una vita intera - e di sicuro non è facile comprendere attraverso quali vie dobbiamo inoltrarci per vivere al meglio le nostre potenzialità senza cadere nell'illusione di cambiare o di tradire ciò che siamo alla base.
Sappiamo bene che da un seme di mela non potrà mai nascere un pero tuttavia, noi umani proprio in virtù della libertà d’azione e di una gran presunzione di sapere, troppo spesso nasciamo meli e vogliamo diventare peri.
Altre volte, la scarsa fiducia nelle possibilità ci porta ad adeguarci a modelli che non ci appartengono e che finiscono per appiattirci su una serie di maschere che finiranno per deprivarci di ogni significato fino a non riconoscerci più e ad avere vere e proprie crisi di identità.
L'astrologia evolutiva / psicologica si pone come disciplina che può avvalersi di tutte le potenzialità della materia più antica in assoluto (l'astrologia) unendo al tempo stesso le conoscenze della psicologia e di altre discipline umanistiche quali il mito, l'analogia e il simbolismo.
L'astrologia evolutiva-psicologica, definita anche astrologia umanistica, si pone così tra le tante discipline di autoconoscenza.
Essa, infatti, si interessa essenzialmente del "seme"; lungi infatti dall'idea - troppo spesso comune ma fortemente erronea - che l’astrologia si interessi della conoscenza del futuro e che possa pre-vedere quel che accadrà ad una persona; questo infatti ipotizzerebbe la mancanza di libero arbitrio e l'idea che l’uomo sia in realtà una marionetta in mano a qualcosa o qualcuno che abbia il potere di dirigerlo e di determinarlo.
Questo, a mio avviso, è quanto di più deleterio e dannoso per l'uomo; credere di non avere un libero arbitrio, favorisce per lo più l'idea di poter sfuggire alle scelte e alle conseguenti responsabilità che il senso di libertà comporta.
Lo studio dell'astrologia evolutiva / umanistica e psicologica allontana da questa visione e accompagna a percepire i sottili legami che l'uomo ha con ciò che lo circonda e, soprattutto, con l'universo di cui è parte; conduce per mano a comprendere che noi nasciamo con un determinato potenziale e che proprio questo dovrà essere sviluppato e ci ricorda altresì che ciò che noi faremo di questo potenziale dipenderà dalla nostra capacità di metterci in gioco, dall'idea che noi abbiamo della vita, dal significato che daremo al nostro vissuto e dalla voglia di affrontare ciò che all'interno, sembra non rispondere ai nostri desideri o progetti coscienti.
Questo non nega la nostra ereditarietà biologica e psichica, per cui è anche vero che, sulla base di queste due istanze, noi ci svilupperemo secondo delle linee guida che sembrano essere intrinseche alla nascita ma, è altrettanto vero che molto di ciò che noi saremo dipenderà dal nostro particolare modo di mischiare questo potenziale e di portarlo ad esprimersi al massimo o al minimo e dipenderà altresì dal modo particolare con cui interpreteremo la realtà che, altro non è, se non il personale modo con cui vediamo e leggiamo i fatti e gli eventi della vita.
Il tema natale letto attraverso gli occhi dell'astrologia evolutiva / umanistica, diventa un modello energetico che è il riflesso di un modello più allargato e più grande. Universale.
Il tema natale è dunque la mappa del modello che si è organizzato dentro la nostra psiche in cui sono rintracciabili tutti i simboli a partire dall'Io (Sole) con tutte le funzioni indispensabili per il suo sviluppo (cognitive - affettive - affermative, ecc.).
Partendo dai concetti base della psicologia sappiamo anche che l'IO non è nient'altro che il riflesso o la parte esterna di quel centro profondo e misterioso che si chiama SE' che cercherà di portare all'integrazione di tutte le funzioni dentro l'IO affinché il soggetto in questione possa sentire di essere parte di un' unità e di una totalità.
Sappiamo che la coscienza, nel suo processo di strutturazione ha dovuto discriminare, accogliere alcuni contenuti e respingerne altri e il tema natale nella sua particolare combinazione tra le varie funzioni rappresenta esattamente il "seme" di tutto ciò e riflette quella precisa organizzazione giungendo a evidenziare le difficoltà che si sono incontrate nella strutturazione e in quali momenti della vita determinati fattori (archetipi) si sono costellati e in quali altri si attiveranno per dare alla coscienza un'opportunità di riconoscerli e di integrarli.
Sappiamo anche che la psiche e l'inconscio usano un linguaggio simbolico, e l'astrologia altro non è che una delle tante chiavi di letture di questo modello simbolico e del particolare modo in cui si è miscelato al nostro interno.
Gli strumenti che l'astrologia usa, pianeti - segni e case, sono semplicemente simboli che rappresentano le linee basilari di sviluppo di un’individualità; il tema natale è il riflesso in piccolo di ciò che accade in grande (è il così sopra così sotto degli antichi); ognuno di noi riflette dunque qualcosa che sta nel cielo e nel suo seme di base e questa può essere definita la sua essenza unica e speciale.
In questo il tema natale si rivela qualcosa di profondamente utile per l'individuo perché puo' fornire una chiave di lettura di ciò che potenzialmente si è e di quale è il progetto che dovremo in qualche modo portare a termine e conseguire alla fine della nostra vita.
Per questo sembra un "viaggio", perché la vita non è nient'altro che un cammino verso la scoperta e il riappropriarci di ciò che potenzialmente era già presente alla nascita ma che, nel percorso d’educazione e d’integrazione con il collettivo, abbiamo dovuto trasformare e spesso ignorare.
Il viaggio non è nient'altro che la nostra individuazione termine coniato da Jung per indicare il processo che porta all'integrazione di tutti gli aspetti della personalità che prima tendevano a muoversi in modo incoerente e caotico, sotto la grande regia dell'IO.
Ovviamente in tutto questo non vi è nulla d’esoterico, nulla di nascosto e nulla di magico. Il tema natale è una lettura a cui tutti possono giungere imparando a conoscere il linguaggio simbolico e imparando a decodificare i vari ingredienti che sono in esso contenuti sotto forma di simboli.
da http://www.eridanoschool.it/
L'Astrologia è una materia complessa che presuppone la conoscenza di un vero e proprio linguaggio: quello dei simboli.
Infatti, l’astrologia, riunisce in sè il simbolismo planetario con quello psicologico ed introduce pian piano alla lettura del tema natale, vera e propria mappa della psiche di una persona che permette di comprendere le potenzialità, il vissuto in termini soggettivi (e non oggettivi), le aspettative, le forze che sono in gioco e il progetto vitale; è un vero e proprio strumento di lavoro che può accompagnare a capire piu' in profondità se' stessi mettendo in evidenza le difficoltà che si possono incontrare nel viaggio verso la scoperta di sé e le potenzialità che invece possono accompagnare il proprio cammino nonché la comprensione dei punti difficili.
Fin dai tempi del Dr. Jekyll e Mr. Hyde l'uomo ha percepito di avere svariate sfaccettature all'interno della sua personalità: la psiche sembra essere un grande diamante che riflette luci diverse in grado anche di lasciare del tutto sconcertato l'ignaro soggetto che si vede mosso ed agito da forze interiori che appaiono incontrastabili.
Il grande Stevenson anticipò con il suo bellissimo romanzo quello che la psicanalisi avrebbe poi reso palese attraverso i due capostipiti Freud e Jung.
Stevenson ipotizzò nel suo romanzo due personalità indipendenti in lotta all'interno di un individuo ed in grado di lacerarlo profondamente.
Più avanti nel tempo, Roberto Assagioli - fondatore della psicosintesi - ipotizzò che possiamo ritrovare molte " sub personalità" all'interno di un individuo anche se spesso le stesse non sono integrate in quello che comunemente chiamiamo il senso dell’IO.
Gli esseri umani non nascono con un senso di identità già formato; i bambini lavorano a lungo per crearlo e così, nel lungo percorso educativo, molte cose di se' sono illuminate e quindi integrate nella coscienza e nell'IO, altre sono modificate o de-formate ed altre ancora, purtroppo, sono rimosse e cadono nel gran calderone dell'inconscio dove non perdono di forza, ma cominciano ad esercitare un potere sottile e conturbante al di fuori della coscienza, creando interferenze nelle direzioni che l'IO vorrebbe dare alla vita.
Tuttavia, proprio la psicologia del profondo ci insegna che noi abbiamo un Sé interiore che ha un grande potere unificante e che conosce perfettamente il nostro progetto per cui sa esattamente che cosa dobbiamo diventare e si incaricherà per così dire di attirare nella vita del soggetto quelle esperienze che possono portarlo sulla strada della conoscenza della sua "vera identità.
Il nostro SE’ tuttavia, per un lungo periodo, è una parte che sembra celata all'interno poiché sfugge alla coscienza che non la riconosce ed anzi, si comporta prima come se non esistesse e, in seguito, come se fosse una parte antagonista; ciononostante sarà proprio da questa parte che possiamo chiamare "centro - cuore" che scaturiranno quegli stimoli diretti ad orientare l'uomo verso il conoscere e il conoscersi di più.
Gli stimoli possono essere estremamente intensi, suggestivi ed affascinanti, ma possono essere anche inquietanti e creare molte contraddizioni: in tutti i casi avranno sempre un unico scopo che è quello di spingerci a guardarci dentro, a cercare di comprendere da dove scaturisce quel materiale che sembra rivelare una vastità che contrasta fortemente con il senso di limite e di definizione dell'IO.
Questa fase è quella in cui noi sembriamo invertire la tendenza iniziale che spingeva verso il mondo esterno; infatti, avviene una sorta di richiamo che ci affascina e ci spinge a percorrere le strade suggerite dalle immagini interne che emergono attraverso i sogni e attraverso forti conflitti che non possono essere ignorati.
Questi momenti sono quelli in cui simbolicamente noi ci mettiamo in viaggio - è il viaggio dell'Eroe - che si mette in moto per cercare la sua strada che consiste nel cercare l'altra parte di sé, quella che da segni di esistere ma che non è ancora manifesta; il viaggio ha anche lo scopo di comprendere e di carpire il senso della vita e del progetto del SE' ; il viaggio non è facile in se' - comporta una vita intera - e di sicuro non è facile comprendere attraverso quali vie dobbiamo inoltrarci per vivere al meglio le nostre potenzialità senza cadere nell'illusione di cambiare o di tradire ciò che siamo alla base.
Sappiamo bene che da un seme di mela non potrà mai nascere un pero tuttavia, noi umani proprio in virtù della libertà d’azione e di una gran presunzione di sapere, troppo spesso nasciamo meli e vogliamo diventare peri.
Altre volte, la scarsa fiducia nelle possibilità ci porta ad adeguarci a modelli che non ci appartengono e che finiscono per appiattirci su una serie di maschere che finiranno per deprivarci di ogni significato fino a non riconoscerci più e ad avere vere e proprie crisi di identità.
L'astrologia evolutiva / psicologica si pone come disciplina che può avvalersi di tutte le potenzialità della materia più antica in assoluto (l'astrologia) unendo al tempo stesso le conoscenze della psicologia e di altre discipline umanistiche quali il mito, l'analogia e il simbolismo.
L'astrologia evolutiva-psicologica, definita anche astrologia umanistica, si pone così tra le tante discipline di autoconoscenza.
Essa, infatti, si interessa essenzialmente del "seme"; lungi infatti dall'idea - troppo spesso comune ma fortemente erronea - che l’astrologia si interessi della conoscenza del futuro e che possa pre-vedere quel che accadrà ad una persona; questo infatti ipotizzerebbe la mancanza di libero arbitrio e l'idea che l’uomo sia in realtà una marionetta in mano a qualcosa o qualcuno che abbia il potere di dirigerlo e di determinarlo.
Questo, a mio avviso, è quanto di più deleterio e dannoso per l'uomo; credere di non avere un libero arbitrio, favorisce per lo più l'idea di poter sfuggire alle scelte e alle conseguenti responsabilità che il senso di libertà comporta.
Lo studio dell'astrologia evolutiva / umanistica e psicologica allontana da questa visione e accompagna a percepire i sottili legami che l'uomo ha con ciò che lo circonda e, soprattutto, con l'universo di cui è parte; conduce per mano a comprendere che noi nasciamo con un determinato potenziale e che proprio questo dovrà essere sviluppato e ci ricorda altresì che ciò che noi faremo di questo potenziale dipenderà dalla nostra capacità di metterci in gioco, dall'idea che noi abbiamo della vita, dal significato che daremo al nostro vissuto e dalla voglia di affrontare ciò che all'interno, sembra non rispondere ai nostri desideri o progetti coscienti.
Questo non nega la nostra ereditarietà biologica e psichica, per cui è anche vero che, sulla base di queste due istanze, noi ci svilupperemo secondo delle linee guida che sembrano essere intrinseche alla nascita ma, è altrettanto vero che molto di ciò che noi saremo dipenderà dal nostro particolare modo di mischiare questo potenziale e di portarlo ad esprimersi al massimo o al minimo e dipenderà altresì dal modo particolare con cui interpreteremo la realtà che, altro non è, se non il personale modo con cui vediamo e leggiamo i fatti e gli eventi della vita.
Il tema natale letto attraverso gli occhi dell'astrologia evolutiva / umanistica, diventa un modello energetico che è il riflesso di un modello più allargato e più grande. Universale.
Il tema natale è dunque la mappa del modello che si è organizzato dentro la nostra psiche in cui sono rintracciabili tutti i simboli a partire dall'Io (Sole) con tutte le funzioni indispensabili per il suo sviluppo (cognitive - affettive - affermative, ecc.).
Partendo dai concetti base della psicologia sappiamo anche che l'IO non è nient'altro che il riflesso o la parte esterna di quel centro profondo e misterioso che si chiama SE' che cercherà di portare all'integrazione di tutte le funzioni dentro l'IO affinché il soggetto in questione possa sentire di essere parte di un' unità e di una totalità.
Sappiamo che la coscienza, nel suo processo di strutturazione ha dovuto discriminare, accogliere alcuni contenuti e respingerne altri e il tema natale nella sua particolare combinazione tra le varie funzioni rappresenta esattamente il "seme" di tutto ciò e riflette quella precisa organizzazione giungendo a evidenziare le difficoltà che si sono incontrate nella strutturazione e in quali momenti della vita determinati fattori (archetipi) si sono costellati e in quali altri si attiveranno per dare alla coscienza un'opportunità di riconoscerli e di integrarli.
Sappiamo anche che la psiche e l'inconscio usano un linguaggio simbolico, e l'astrologia altro non è che una delle tante chiavi di letture di questo modello simbolico e del particolare modo in cui si è miscelato al nostro interno.
Gli strumenti che l'astrologia usa, pianeti - segni e case, sono semplicemente simboli che rappresentano le linee basilari di sviluppo di un’individualità; il tema natale è il riflesso in piccolo di ciò che accade in grande (è il così sopra così sotto degli antichi); ognuno di noi riflette dunque qualcosa che sta nel cielo e nel suo seme di base e questa può essere definita la sua essenza unica e speciale.
In questo il tema natale si rivela qualcosa di profondamente utile per l'individuo perché puo' fornire una chiave di lettura di ciò che potenzialmente si è e di quale è il progetto che dovremo in qualche modo portare a termine e conseguire alla fine della nostra vita.
Per questo sembra un "viaggio", perché la vita non è nient'altro che un cammino verso la scoperta e il riappropriarci di ciò che potenzialmente era già presente alla nascita ma che, nel percorso d’educazione e d’integrazione con il collettivo, abbiamo dovuto trasformare e spesso ignorare.
Il viaggio non è nient'altro che la nostra individuazione termine coniato da Jung per indicare il processo che porta all'integrazione di tutti gli aspetti della personalità che prima tendevano a muoversi in modo incoerente e caotico, sotto la grande regia dell'IO.
Ovviamente in tutto questo non vi è nulla d’esoterico, nulla di nascosto e nulla di magico. Il tema natale è una lettura a cui tutti possono giungere imparando a conoscere il linguaggio simbolico e imparando a decodificare i vari ingredienti che sono in esso contenuti sotto forma di simboli.
da http://www.eridanoschool.it/