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Chiara Inesia


giovedì 8 maggio 2008

SEI TUTTA DI SPUME SOTTILI....

Sei tutta di spume sottili e leggere
e t'incrociano i baci e t'irrigano e giorni.
Il mio sembiante, la mia ansietà pendono dal tuo sguardo.
Vaso di risonanze e di stelle prigioniere.
Sono stanco: tutte le foglie cadono, muoiono.
Cadono, muoiono gli uccelli. Cadono, muoiono le vite.
Stanco, sono stanco. Vieni, anelami, vibrami.
Oh, mia povera illusione, mia ghirlanda accesa!
L'ansia cade, muore. Cade muore il desiderio.
Cadono, muoiono le fiamme nelle notte infinita.

Vampate di luci, colomba di crete bionde,
liberami da questa notte che incalza e annichilisce.

Sommergimi nel tuo nido di vertigine e carezza.
Anelami, trattienimi.
L'ebbrezza all'ombra fiorita dei tuoi occhi,
le cadute, i successi, gli sbalzi della febbre.
Amami, amami, amami.
In piedi ti grido! Amami.
Mi squarcio la voce gridandoti e faccio orari di fuoco
nella notte gravida di stelle e levrieri.
Mi squarcio la voce e grido. Donna, ammami, anelami.
La mia voce nei venti, la mia voce che cade e muore.

Stanco. Sono stanco. Fuggi. Allontanati. Estinguiti.
Non imprigionare la mia sterile testa tra le tue mani.
Che mi incrocino la fronte le sferzate del gelo.
Che la mia inquietudine si flagelli con i venti atlantici.
Fuggi. Allontanati. Estinguiti. La mia anima deve stare sola.
Deve crocefiggersi, scheggiarsi, girare,
versarsi, corrompersi da sola,
aperta alla marea dei pianti,
bruciando nel ciclone delle furie,
eretta tra i monti e gli uccelli,
annichilirsi, sterminarsi sola,
abbandonata e unica come un faro di spavento.


ERES TODA DE ESPUMAS DELGADAS...

Eres toda de espumas delgadas y ligeras
y te cruzan los besos y te riegan los días.
Mi gesto, mi ansiedad cuelgan de tu mirada.
Vaso de resonancias y de estrellas cautivas.
Estoy cansado, todas las hojas caen, mueren.
Caen, mueren los pájaros. Caen, mueren las vidas.

Cansado, estoy cansado. Ven, anhélame, víbrame.
Oh, mi pobre ilusión, mi guirnalda encendida!
El ansia cae, muere. Cae, muere el deseo.
Caen, mueren las llamas en la noche infinita.

Fogonazo de luces, paloma de gredas rubias,
líbrame de esta noche que acosa y aniquila.

Sumérgeme en tu nido de vértigo y caricia.
Anhélame, retiéneme.
La embriaguez a ]a sombra florida de tus ojos,
las caídas, los triunfos, los saltos de la fiebre.
Ámame, ámame, ámame.
De pie te grito! Quiéreme.
Rompo mi voz gritándote y hago horarios de fuego
en la noche preñada de estrellas y lebreles.
Rompo mi voz y grito. Mujer, ámame, anhélame.
Mi voz arde en los vientos, mi voz que cae y muere.

Cansado. Estoy cansado. Huye. Aléjate. Extínguete.
No aprisiones mi estéril cabeza entre tus manos.
Que me crucen la frente los látigos del hielo.
Que mi inquietud se azote Con los vientos atlánticos.
Huye, Aléjate. Extínguete. Mi alma debe estar sola.
Debe crucificarse, hacerse astillas, rodar,
verterse, contaminarse sola,
abierta a la marea de los llantos,
ardiendo en el ciclón de las furias,
erguida entre los cerros y los pájaros,
aniquilarse, exterminarse sola,
abandonada y única como un faro de espanto.


di Pablo Neruda

PENSARE

Penso che il pensare sia un fatto di parole
che il non pensare sia un fatto di acquietare
menti attorcigliate e ingarbugliate
alla ricerca delle verità adombrate
Ma quale verità poi da inseguire
se il mondo non è che è alba all’imbrunire?
Con dualità e contraddizioni
tutti sono giusti nelle loro evoluzioni
E si creano così mille colori e sfumature
a tracciare cammini di cavalcature
che forse non hanno che un’unica direzione
quella irresistibile dell’Amore!


di Chiara Inesia Sampaolesi